domenica 3 luglio 2011

Nota al libro "Radici e ali" di Michele Battaglino

Nota
al libro
Radici e ali
di
Michele Battaglino


L’opera di Michele Battaglino divisa in tre sezioni (Reminiscenze, Oltre il visibile, Pisa e dintorni) si distende su un ordito vario e articolato che denota abilità tecnica nella tessitura di costrutti di notevole armonia. Ma è soprattutto la grande padronanza verbale, il grande spessore tecnico-linguistico, che bene accompagnano le tematiche più varie (umana, psicologica, zoologica, botanica), a fare di questa opera una vera cesellatura della storia interiore del poeta. E se assonanze, allitterazioni, e accorgimenti fonici vivacizzano i contenuti di spessore analitico-descrittivo, non meno vi ha influenza il sapore classicheggiante dell’uso della parola.
Il sentiero tra i rovi, il ciglio, la costa, Ripa d’Api, Mio nonno, Il Vallone dei Greci, la menta, il lauro, S. Antonio Abate sono tante immagini che concretizzano i vari momenti dell’anima dell’autore. In Battaglino è la natura che parla coi suoi idilli e che si fa serbatoio al quale il poeta attinge per tracciare allegoricamente la propria storia. E il panismo simbolico-descrittivo è quasi rifugio-alcova dove trasferire certe inquietudini esistenziali: “Si dimena l’uomo in tale groviglio / a cercare una bussola / una misura di giustificazione / e sovente si perde.” 

Nazario Pardini
25/settembre/2008

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