lunedì 2 luglio 2012

Maria Rizzi su "Intervista a Franco Campegiani", di N. Pardini

Maria Rizzi

Conosco Franco da molti anni, ma non mi era mai capitato di leggere una sua intervista.
Sono rimasta profondomante colpita dalla sua capacità di essere vero. Le persone con prestigio pari al suo di solito si avventurano in risposte tese a mettere in risalto gli aspetti del proprio pensiero.
Franco, grande e, come tutti i veri grandi, profondamente umile, ha risposto attenendosi alla linea di pensiero e di vita che persegue da sempre e che, da molti anni, ho l'onore di seguire affascinata. La sua "Teoria autocentrica" che rappresenta la culla del sentire, del poetare, di dare una svolta epocale alla filosofia, è il punto di partenza e di arrivo del vivere del mio amico. La mitopoiesi che comporta l'uomo finalmente libero di esprimersi attraverso la propria creatività è alla base di una poetica universale, che contiene effettivamente, elementi spontanei, ancestrali ed elementi desunti dall'esperienza filosofica, che si lega al pensiero eracliteo per poi prendere il volo.
Franco ha il dono di scrivere versi che vanno al di là del soggetivismo e scolpiscono l'armonia dei contrari nelle anime dei lettori. Io ho imparato da lui quanto il male possa essere accettato e 'compreso' in virtù del bene. E' necessario al nostro vivere, così come il buio è necessario alla luce. E il concetto del vivere in originale, che è diventato appannaggio dell'individuo creativo, che diventa l'unico vero realista, tra uomini che accettano di essere omologati, credo sia la punta dell'iceberg del suo pensare. Ci induce a capovolgere i punti di vista... a visitare territori di conoscenza che sono dannatamente veri e dannatamente difficili da accettare.
Franco Campegiani è un amico che con i suoi concetti filosofici, le sue liriche straordinarie e il suo vissuto, considero un Maestro di vita!


Maria Rizzi


Postato da Anonimo in Alla volta di Leucade alle 02 luglio 2012 03:49

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