lunedì 9 dicembre 2013

MIRIAM L. BINDA: "GUERRANIMA"

E' USCITA, PER I CARATTERI DI HELICON, LA NUOVA FATICA LETTERARIA DELLA SCRITTRICE MIRIAM BINDA: TESTO DI NOTEVOLE INTERESSE POETICO.




Miriam Luigia Binda: GUERRANIMA. Edizioni Helicon. Arezzo. 2013. Pp. 98. € 11,00



DALLA PREFAZIONE
A
MIRIAM LUIGIA BINDA: GUERRANIMA

Spazi misurati per un’anima volta a miraggi per i quali 
sono stretti perfino gli orizzonti degli Oceani




Pensiero d’amicizia

Se morisse il pensiero mio di te
il ceppo robusto
lasciato nel sordido camino
sfinirebbe di cenere
ed il vento porterebbe con se
ogni plauso di calore
ogni petalo dischiuso 
guizzante dalla luce.
Amico mio, 
la nostra amicizia 
passa l'oscurità. 
E' una fiaccola accesa
nel'indifferenza del mondo!

Questa poetessa è qui. In questi palpiti di vita, in questi abbrivi di silenzi, in questi sobbalzi interiori, di cui è capace soltanto un cuore generoso e procace, tenero come un passero, ma capace di volare con ali forti e robuste, con ali aquiline per sfiorare cieli tanto ampi quanto i sogni degli umani. È qui, a sfiorare con parole impossibili l’amore. A fare di un’amicizia “una fiaccola accesa/ nell’indifferenza del mondo”. Quanto sentimento, quanti traslati per dire subbugli tanto esplosivi, tanto delicatamente accennati, annuiti! C’è qui, anche, la grandezza della poesia, il desantisiano equilibrio fra i patemi dell’essere e il corpo dei verbi. Un vero esempio di canto elevato al sentimento più nobile, a quel sentimento che più si avvicina  all’azzurro.
Mi piace esordire con questa citazione testuale, perché molto indicativa ad esemplificare il tema centrale, il leit motiv della silloge. Il sentimento, la passione, l’amore; e per amore intendo quello totale, plurale, per l’amicizia, per la natura, per l’uomo, per il mondo, per la pace, per il tutto. Ed è questo sentimento che permea di sé, come una melodia sotterranea, il dipanarsi dei 34 canti di Guerranima. Silloge complessa e articolata che, divisa in due sezioni: Divergenze connesse, Dove vanno le ragazze…., si sviluppa su un ordito versificatorio libero e movimentato, arrivante e suasivo, ma pur sempre mantenuto su un livello fonico-lessicale di alto spessore. Dispiegato su ondulazioni espressive di grande portata poetica. Di grande vocazione metaforica. Di grande compattezza formale. Guerranima. Titolo, suggestivo, di un’attualità feroce e storicamente avvilente: “(…) Crepuscolo: il Mullah suona/ il Rebad del martirio/ tra le case, la stretta porta/ nasconde i fucili di contrabbando./ Sulla strada è un pianto,/ma l’aquilone ha il tuo cuore/ bambino mio.../ Sapessi ho volato con te/ tra le sacre montagne ad est dell’Indo (…)” (Guerranima).
E questo non è amore? Amore per la pace, per la vita, per la fanciullezza spersa e non vissuta [...]. 

[...] E la Nostra fa della poesia un monito a vivere, perché crede, anima e corpo, nei suoi messaggi; le dà tutta se stessa, ogni angolo del suo essere; sa che è l’unica cosa terrena a non tradirla; può solo tramandare ai posteri la sua voce calda e positiva, umile e schietta, solida e verace in un’età di disvalori; in un’età poco propensa a slanci di cuore. Ad onirici naufragi oltre gli orizzonti. E il cerchio si chiude con inni all’amore. Con il  cuore in subbuglio verso mete che appaghino un sogno. Che appaghino un canto, un ricordo di un bacio; un ricordo vicino, lontano; un ricordo che torna come voglia di vita, come fame di luce.

 

Te ne vai,

con l’ultimo bacio.

 

Nella  neve è un raggio di sole.

 


Nella neve inseguo le tue orme

come un lupo

che ha fame di luce (dalla Prefazione di Nazario Pardini).   


 28/05/2013

1 commento:

  1. Questa silloge di Miriam Binda dal titolo guerranima è un sintagma di situazioni emotive che si antepongono al dramma dell'uomo e della guerra che ha sempre attraversato le età della nostra storia umana. in questa silloge infatti si possono riconoscere anche figure antiche prese dall'Iliade e da altri testi epici.Infatti mi è rimasta impressa la poesia "A Circe".
    Guerranima in un certo senso rappresenta il grido della nostra terra verso il cielo ma questo grido di guerra non è combattuto solo con la forza e la violenza è anche una resistenza che si fa forte, si anima appunto anche con quella caparbietà impermeabile e resistente che non facilmente conquistare. Un'anima che si rende disponibile ma senza perdere di vista il proprio centro vitale che ha bisogno di combattere per sopravvivere e per non diventare morente.
    Ecco un'anima che ha coraggio e non pretende di prostarsi alla disperazione senza prima offrire il suo sguardo al cielo come presenza di vita che abbraccia la terra (vedo anche la copertina di guerranima e mi fa questo effetto). Dunque c è questa sorpresa, c'è questa capacità di vedere e suggerire tanti fatti della realtà che la Binda riesce a riconoscere, e descrivere con parole molto sottili.
    A me personalmente, in certi tratti del testo mi sembra di cogliere anche una preghiera che ha un tocco molto personale.
    C'è tanta incomprensione nonostante migliaia e migliaia di informazioni e contatti che passano attraverso il web, in questo caso mi viene in mente la poesia "il filo della ragnatela" contenuta in questa silloge. Infatti sono anch'io d'accordo che a volte anche se abbiamo tanti mezzi di informazione, fin troppo invadenti a volte perdiamo la capacità di renderci sensibili di fronte ai fatti della realtà.
    Guerranima dunque è un bel modo di far parlare il moderno mondo della comunicazione con l'antico bisogno di esistere con tutte le nostre emozioni umane e fragilità. Ed è questa sinestesia della Binda, che riesce a offrirci una parola che tocca il lato visibile e familiare delle cose che magari non riusciamo a scorgere con attenzione.
    Complimenti al blog.Ciao Simo

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