sabato 31 maggio 2014

LIBRI RICEVUTI DI GIOVANNI BILOTTI

 "Poesie di evidente freschezza realistico-esplorativa che, distese su un ductus poetico di solida tenuta, evitano l’insidia dei luoghi comuni. Un realismo lirico di polisemica significanza dove l’ardore allusivo delle metafore spinge il verbo verso vertigini paniche di grande impatto allusivo. E l’autore narra il tutto con non chalance, en passant, osservando l’apparire e lo scomparire simbolico delle configurazioni naturali. Perché Bilotti fa un grande uso del naturismo. È a esso che si affida normalmente per raccontarsi. Ed è così che con rampicante visività riesce a dare corpo agli input vicissitudinali e a dare loro un senso di forte umanità, caricandoli di sostanza fonica e cromatica e di  sinergetica fusione fra dire e sentire. Un dipanarsi di euritmica sonorità dove la coscienza del tempo che implacabilmente fugge, lascia un melanconico sentimento di precarietà sulla vicenda umana..." (dalla recensione di N. Pardini). 

  

Francesco D’Episcopo: Giovanni Bilotti e “l’infinito” della poesia. Edizioni Cinque Terre. La Spezia. 2012.

“Una monografia agile, acuta, che percorre tutta l’opera poetica di Bilotti, si sofferma sulla produzione narrativa, “favolosamente” dedicata ai bambini di ogni età; si crea un singolare, stimolante “cantuccio” finale, in cui il critico e l’autore si confessano, in un intelligente, ironico dialogo a distanza…” (F. D’Episcopo, saggio).


                         Giovanni Bilotti: Passaggi. Edizioni Cinque Terre. La Spezia. 2009

Passaggi è un campionario distaccato e controllato di volti e suoni (…); ovvero un percorso a ritroso (non un diario) lancinante e sofferto, con un certo nitore e una svagata grazia che gli offrono l’occasione per scavare nel privato che gli appartiene ma proponendolo sulla pagina con ostinata lancinante acutezza” (Frano Tralli, dalla prefazione).

Nella notte

Nella notte a un richiamo ti svegli,
apri l’uscio, le pupille dilati nel buio.
E macchia d’inchiostro diventi.


 
       Giovanni Bilotti: Le mie stagioni. Edizioni Cinque Terre. La Spezia. 2009

“… Un canto esigente che rifiuta l’effetto, che propone verità potenti e molteplici. La verità del poeta (Roberto Natale).



Epitaffio per un poeta

Dio l’abbia in gloria,
qui l’ha cercata invano
offrendo versi
a onesti e farabutti.

 
       Maria Luisa Tozzi: Giovanni Bilotti. Edizioni Cinque Terre. La Spezia. 2013

“Ligure, aspro e delicato come il tamerisco piegato dal libeccio, si presenta in chiave attuale come l’antico apuo che percorse (così la  nostra speranza) a ritroso i crinali del Sannio, determinato a ritrovare la terra e la sepoltura dei padri…” (Maria Luisa Tozzi).


       Giovanni Bilotti: La farfalla. Edizioni Cinque Terre. La Spezia. 2013

“Questo pseudo poema si divide in quattro parti. La prima riguarda la ricerca d’amore che c’è in ogni essere; la seconda concerne le critiche di un poeta amico alla particolarità dei miei versi; la terza apre alla curiosità di verifica se quelle “accuse” avessero un riscontro nella realtà quotidiana, ma non solo; nella quarta , infine,  c’è l’azzardo di mettere a confronto gli dèi di ieri con quelli di oggi, dimostrando la superiore pericolosità di questi ultimi…” (l’Autore).


       Giovanni Bilotti: Animali. Edizioni Cinque Terre. La Spezia. 2013

Animali è una denuncia che vuole stigmatizzare il comportamento umano nei riguardi degli animali. Di tutti gli animali. Davvero un contegno che definire crudele, spietato, vergognoso è usare semplici eufemismi.  Cosa sperare, quindi? Che il Sogno si realizzi” (l’Autore).

Sì, si spera che lieviti il Sogno,
che un palpito di vita si senta,
ma nessuno abbandoni il suo posto
prima che il gelo finalmente si sciolga,
così che l’amore a fiorire riprenda.



       Giovanni Bilotti: I celestni. Edizioni Cinque Terre. La Spezia. 2013

“… amo in particolare I celestini, alacri, inventivi, fervidi, giocosi. Sempre la sua scrittura è limpida e viva…” (Giorgio Bàrberi Squarotti).


Giovanni Bilotti: Il cane che si morde la coda. Edizioni Cinque Terre. La Spezia. 2013

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“… Ben venga, allora, questo pamphlet poetico, che afferma, con umiltà ma anche intensità, la ineludibile necessità di una nuova alleanza culturale, capace di incidere nel profondo della vita di ognuno e della società che lo circonda..."...Il diario di Bilotti è forse la più intelligente e sorprendente occasione per amare la sua poesia, quella più vera, che si identifica con la vita". (cfr monografia, pag. 80) (Professor F. D'Episcopo). 

Da Passaggi
Due refusi su la lirica Etty Hyllesum:
1°) VV 6° gelsomini
2°) VV 18°  avvenne 
(dovuti al fatto che lo scanner non prende tutta la pagina)

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