venerdì 12 giugno 2015

CARMELO CONSOLI: "IL SOGNO DI MARSILIO FICINO A FIRENZE"





Carmelko Consoli collaboratore di Lèucade



Giusy Frisina collaboratrice di Lèucade


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          “ Il sogno di Marsilio Ficino a Firenze



Ci sono validi motivi per considerare un successo il lavoro teatrale portato in scena mercoledì tre Giugno 2015 a Firenze dagli studenti del liceo Galileo, nel suggestivo scenario del cortile “Michelozzo”a Palazzo Medici Riccardi.
Studenti attori calati perfettamente nelle loro maschere di personaggi del 400 fiorentino sotto l'aura protettiva di quel Marsilio Ficino, grande traduttore di Platone, astrologo, mago, medico dell'anima e soprattutto tutore di Lorenzo dei Medici, presago della sua  futura ascesa politica e sociale.  A quel tempo Lorenzo aveva solamente diciassette anni e siamo nell'anno 1466.
L'artefice principale  di questo ottimo lavoro è Giusy Frisina, docente di filosofia presso lo stesso istituto fiorentino, già nota come scrittrice, poetessa e autrice di volumi di poesia affascinanti come ad esempio il suo magico “Canto del desiderio”, che ha trascinato i propri allievi in questa avventura rendendoli convinti protagonisti della sua idea di teatralizzare essenzialmente i concetti illuminanti della filosofia platonica, espressi nell'opera capolavoro del filosofo greco” Il Simposio”.
Concetti riproposti e riadattati  nella meravigliosa cornice della villa medicea di Careggi, all'interno della attività della Accademia Platonica fondata dallo stesso Marsilio Ficino.
Ottima quindi l'ispirazione e la combine (teatro nel teatro) con personaggi di notevolissimo rilievo riesumati dalla storia e nella loro immortale fama tra i quali artisti della statura di Botticelli e Leonardo da Vinci, allora giovani stelle già splendenti nel panorama artistico e letterario del 400.
Grande protagonista dell'opera è il tema dell'amore, l'Eros di estrazione platonica, come  principio  educativo e stile di vita fondato sul concetto della bellezza e del bene, tensione perenne verso l'assoluto, che Marsilio Ficino sottolinea  con forza nella speranza di instaurare una repubblica dei filosofi che possa  arginare le pretese politiche della Signoria dei Medici.
Un notevole affresco dunque con le posizioni neo platoniche riproposte ed in contrasto con la emergente modernità sociale  e politica dei tempi di allora e con le strategie di palazzo.
Pienamente riuscito il tentativo di diffondere un messaggio di riflessione e guida per i giovani di oggi, apportando ad essi  energie creative ed esaltando il patrimonio culturale e artistico della città con il conseguente  invito a salvaguardarlo nel tempo.
Tutti bravi gli studenti attori che si sono mossi con disinvoltura e capacità interpretative, ad iniziare dalla dominante figura di Marsilio Ficino, architrave e colonna portante dell'intera recitazione.
Bravi, soprattutto alla regia di Stefano Luci, capace di ricreare ambienti e suggestioni antiche riportando lo spettatore nei luoghi mitici del 400 fiorentino, arricchiti dai suoni e dai costumi dell'epoca, con originali inserimenti fonici della modernità e percorsi itineranti suggestivi.
Grazie dunque all'artista Giusy Frisina dalla cui creativa mente è stato possibile ideare e allestire uno spettacolo che ha reso vivi luoghi di un passato lontano e trascinato gli spettatori in una onirica rievocazione rendendoli  partecipi sia della ufficialità della storia di quel tempo che della intimità di una corte medicea la quale faceva già intravedere gli splendori futuri illuminata dalla guida e dal sogno di Marsilio Ficino.


Carmelo Consoli

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