domenica 11 settembre 2016

PASQUALINO CINNIRELLA: IN MEMORIA DI GRAZIELLA CARLETTI


A GRAZIELLA CARLETTI

Con molta commozione e profondo cordoglio, comunico ai lettori di Leucade che giorno otto Settembre c.a. è passata a miglior vita GRAZIELLA  CARLETTI non ancora settantenne. Era una lettrice, seppure saltuaria, di Leucade dove è stata recensita nel Maggio 2014; per le sue poesie dalla Prof.ssa Maria Grazia  Ferraris e dal Prof.. Pardini per la sua pittura. Artista poliedrica, esternava la sua inesauribile voglia di vivere intensamente i suoi giorni terreni con la poesia, la pittura, la fotografia, il ricamo, la cucina e con altre attività (confetture, liquori)  nelle quali, si cimentava con molta dedizione e dovuto impegno.. Amava la natura curandola, nel proprio ambito, con passione giovanile. Originaria di Firenze e docente di matematica si era trasferita in Sicilia a Caltagirone insegnando nelle scuole medie. Una donna che seppe amare e molto, e che a sua volta è stata  ricambiata dai famigliari, dagli amatissimi nipoti, dai parenti e stimata dagli innumerevoli amici dei quali faceva parte anche il sottoscritto per la passione comune della poesia. Il suo modo di vivere e di pensare dava sempre una lezione di vita pratica per chi aveva l’onore e il piacere di starLe accanto. Della sua poesia, sono stato sempre un convinto estimatore; perché il suo linguaggio semplice ed immediato ma, allo stesso tempo, armonioso nella sua struttura lineare non che incisiva, profonda nel suo messaggio, nel suo contenuto etico-morale, arrivava ed arriva come pochi all’anima. Raramente mi cimento a dare pareri su opere letterarie, ma quando ebbi in mano il suo primo libro di poesia mi venne spontaneo prendere foglio e penna e scrivere testualmente: “ Quando ho avuto in mano Voci e colori  l’ho letto subito per provare, come ho provato, a risentire quella sensazione che ebbi nel leggere quella poesia (Le voci del silenzio ). Una sensazione (non facilmente descrivibile) che solo una vera e bella poesia può far provare. La poesia della Carletti è poesia semplice, lineare, perfetta nella sua sequenza d’immagini; nel suo registro verbale la musicalità della parola ha un valore predominante. La Carletti, in quanto pittrice e poetessa, basa la sua ispirazione sulla meraviglia e la curiosità nella scoperta della natura; delle sue immagini e delle  sensazioni emotive che la stessa le suscita… L’autrice trae a piene mani linfa artistica inestinguibile, inesauribile dal suo amore per la natura, facendone un pozzo a cui attingere per concretizzare il suo intimo per il mondo e nel mondo… Essa ha il paradiso terrestre nel cuore, nel suo alveo cerebrale, nella sua forma-mentis e canta la sua bellezza e la sua perfetta armonia con la poesia e la pittura che, per il sottoscritto è preghiera inconscia: “. Vedi recensione del Prof. Pardini. e della Prof.ssa Maria Grazia Ferraris del Maggio 2014 su Leucade.
                                Pasqualino  Cinnirella  


LE VOCI DEL SILENZIO                    INSIEME
Io, che ascolto il silenzio,                         Accoglimi
sento insetti operosi ronzare e,                nel porto caldo del tuo abbraccio
ubriacati di zagara in fiore,                      ora che l’arroganza della giovinezza
trasportano la vita.           s’è frantumata in schegge d’incertezze.           
                                                               Stammi vicino
Io, che ascolto il silenzio,                        saremo le colonne di quel tempio
sento battere ali di uccelli                         ch’abbiamo eretto insieme. 
che ingozzati di semi,
costruiscono il nido.                                 Sarò con te 
                                                                quando nuvole nere
Io, che ascolto il silenzio,                         offuscheranno la luce del tramonto
sento il vento portar da lontano               e vestita di nuova tenerezza
le risate scroscianti                                   spianerò le tue rughe
di bimbi tuffati nell’erba.                          soltanto col calore d’un sorriso
                                                                … e sarà un  dono
Io, che ascolto il silenzio,                         sgranare insieme il rosario dei giorni.
sento i petali stanchi
di una rosa appassita                                Graziella  Carletti
fluttuare nell’ultimo volo.
                                                                                             
Io, che ascolto il silenzio,
sento battere il cuore del mondo,
un pulsare che mi porta la pace.

Tu, che ascolti soltanto rumore
ed accumuli ansia e disagio,
perdi solo un minuto
e ascolta quante voci ha il silenzio.

Graziella  Carletti
          
.
Creazioni grafiche di Graziella Carletti


Graziella, con potenzialità cromatiche di grande impatto visivo, riesce a concretizzare emozioni e riflessioni sul suo modo di intendere le questioni del vivere. Ci trasmette una realtà di polisemica lettura, di vivace parvenza, dove fiori, vicoli, acque, uccelli, figure umane ci danno una plurale connotazione dei suoi stati d'animo; una grande vicinanza panica al suo sentire. E la natura, con tutta la sua potenza rappresentativa, sembra coccolare la pittrice prendendola per mano e portandola con sé tra i suoi segreti.   



                                                             Freschezza


                                                              Torre sul mare


Papaveri e fiordalisi

Lago




                                                      Il tramonto da una barca
                                                             Casale toscano


                                                              Mimose e libro
                                                              Borgo assolato



                                                                    Carmela



                                                             Elsa cappellino



Voli silenziosi





Tre poesie: poesie d’amore.

Di Maria Grazia Ferraris

Lineare, sobria, raffinata, essenziale poesia d’amore è  -Insieme-: una memoria intatta. Ma anche un’invocazione al tempo crudele che trasforma la gioventù piena di impeti e di involontaria ferocia, in tempo di incerte attese; ricerca di intimità, perché si possano rispettare  i tempi  scuri- le nuvole nere che offuscano la luce del tramonto- pur colorandoli di  nuova tenerezza, come quelli sospesi dei  tempi comuni di attesa dell’anima…
 Tutto avvenga con calma e dolcezza, con un sorriso mite e consapevole, come si addice al lento  non doloroso sgranarsi dei giorni che rimangono.
Silenzio e memoria si calano sprofondando e fondendosi nel ben conosciuto paesaggio ondulato, ombrato, sotto la luce incerta della luna…
Rievocano carezze e sorrisi, quotidianità casalinga:  riconducono alla gioventù, profumo di ragù e di ciambelle, di pane buono…,  ai ricordi gioiosi,  alle corse nel sole al frinir di cicale, ai sogni e alle speranze, sottili come steli ondeggianti al sole…Tempo che non è più. Cocci di luce.
Tempo che trascorre senza il nostro consenso, lasciandoci solo memorie, docili e antiche
 Nel Silenzio pur così vibrante di vita, così poco crepuscolare ed impressionistico, così fortemente simbolico eppur smarrito…l’ anima  riposa in ascolto.
Dove sei? gioventù, donna amata, profumo di terra antica, voce che gioca e canta nel vento?
Dove sei, passato che non torna eppur sorride nella natura sollecita- bellezza e mistero- emergendo dal calore di un abbraccio che vive nel ricordo, nella sapienza del cuore.
Tre diverse intense poesie d’amore, di rimpianto di nostalgia, di vita.
Poesia. Bellezza e ricchezza, felice lirismo, esperienza pur dolente nell’emozionante e suggestiva ricerca di comunicazione, di sorriso ed abbraccio, vive nella luce propria e nell’ autonoma volontà di una circolare umanità.




Insieme

Accoglimi
nel porto caldo del tuo abbraccio
ora che l’arroganza della giovinezza
s’ è frantumata in schegge d’incertezze.
Stammi vicino
saremo le colonne di quel tempio
ch’abbiamo eretto insieme.

Sarò con te
 quando nuvole nere
offuscheranno la luce del tramonto
e  vestita di nuova tenerezza
spianerò le tue rughe
soltanto col calore d’un sorriso

…. e sarà un dono
sgranare insieme il rosario dei giorni.

  

Nel silenzio

Cocci di luce
traghetta la sera
dal tramonto dietro le colline
all’incerto bagliore della luna.
Sotto le fronde
ombrate dal silenzio
di un ulivo vetusto
arrivano sorrisi di memorie
e ritrovo carezze infarinate
profumo di ragù e di ciambelle
e le corse nel sole
al frinir di cicale
quando coglievo steli di speranza
come fiori di campo
 e li annodavo ai sogni
di un futuro migliore.
In queste zolle buone come il pane
affonda le radici il mio presente,
ora che non divido più ciambelle
e le calze non hanno più rattoppi,
mi resta per  retaggio
 l’amore per la vita
e nel silenzio ne ascolto ogni sussurro.







Dove sei

Sei nel respiro del vento
che lambisce le foglie
sei nelle gocce di pioggia
che cade leggera
La tua voce è nel canto
 degli uccelli del bosco
la tua essenza
nel profumo dei fiori di campo.
.
Mi sorridi da un arcobaleno
e ti vedo
 laddove c’è bellezza e mistero,
ma ancora mi manca
il tepore rassicurante
del tuo abbraccio





 NOTE BIO-BIBLIOGRAFICHE

Graziella   Carletti Via Ettore Maiorana,35   95041 Caltagirone(CT)
Toscana d’origine, ha vissuto a Caltagirone da più di trenta anni.
Laureata in Scienze matematiche, ha esercitato la professione di docente fino al 2000.
Si è accostata alla pittura da autodidatta, dopo la pensione, per dare forma al suo gusto per il colore e al suo amore per la natura, protagonista delle sue realizzazioni .
Scrivere è stato sempre un modo di liberare le emozioni, ma solo recentemente aveva deciso di “uscire allo scoperto” partecipando a concorsi letterari in cui ha ricevuto premi e attestati di merito.
Dal 2006 con 1° PREMIO CONCORSO DI POESIA “DACIA MARAINI” CALASCIBETTA(EN) – al 2013 Encomio solenne  al Premio Internazionale di Lettere e Arti “Due Sicilie”
Nel percorso di partecipazioni a concorsi letterari le sue poesie  sono inserite in numerose raccolte antologiche .
Ha pubblicato una prima silloge di poesie-“Voci e colori”- nel 2009…
Recensita si cita: “Tele di parole e poesie di immagini, una perfetta simbiosi artistica che potrei sintetizzare con la celebre frase di Orazio: Ut pictura poesis.    In tutte le forme in cui si esprime, Graziella rimane immersa in una natura che le è madre, compagna, amica, interprete delle sensazioni ed emozioni della sua vita. La Natura è la voce ed è il colore,  il verso e l'immagine, il simbolo e la realtà, la forma e la sostanza, l'anima e il sangue, il significato e il significante.”…..
 e una seconda raccolta -“Petali di emozioni”-nel 2012.
Recensita(Prof.Pignataro)
…I sentimenti non sono disposti in modo dichiarativo,ma attraverso la forza evocativa del dettaglio o di un particolare. Graziella si muove sull’altalena che la trasporta continuamente tra il mistero rappresentato dal “silenzio brumoso” e l’epopea della vita, della natura e degli affetti e  si ritrova continuamente in questi squarci di vita che vengono depurati dalla loro contingenza storica e fissati nella evocazione verbale…
Diventata nonna, ha sentito il desiderio di raccogliere in un libretto,-“Lacrime di stelle”-, alcune delle favole narrate ai nipoti,con l’intento di lasciare loro una piccola eredità  d’affetto.

Recensita(Prof.Lorenzini)

..e’ un libro che racconta di piccole cose,ma sublimate dal lieve tocco della poesia. Il fascino maggiore consiste nel fatto che sono raccontati come se il narratore fosse un ragazzo.  Graziella scrive  e a dettare dentro di lei c’è l’anima stupita e immaginosa del fanciullino di pascoliana  memoria, c’è la freschezza,l’innocenza,la castità e lo stupore del bambino che apre gli occhi al mondo e il mondo gli appare cosa meravigliosa da scoprire e da vivere….



Nessun commento:

Posta un commento