domenica 9 ottobre 2016

M. GRAZIA FERRARIS LEGGE: "NINO DEL MADDALENA" DI MARCO DEI FERRARI



Maria Grazia Ferraris collaboratrice di Lèucade

Posti di vacanza frequentati ripetutamente nel tempo, familiari: sono un’infinità sui nostri mari. Ciascuno con il proprio carico di storie, grandi o piccole.
Diventano magici, mitici, favolosi nel tempo dilatato, come quelli cantati da Montale e da Sereni, con i loro abitanti che assurgono a fama imperitura, le spiagge lingueggianti, le incerte dune sabbiose rosicate dal va e vieni delle spume, spianate o rese instabili dal libeccio…

Qui siamo sul litorale pisano, al “Maddalena”, il bagno ormai storico, con il suo mitico guardiano pure  “storico”: il Nino, novello Duilio montaliano.
Cent’occhi e mille passi, remi in spalla il Nino guardiano-gabbiano dal profilo aquilino infuso di sali marini… “siede, scruta, richiama, conversa, fischia,
…la brezza del sole carezza...”
In un ritmo gioioso e danzante che evoca l’estate, la spensieratezza e felicità bambina, l’Autore con occhi attenti ed  affettuosi ci regala una giornata al mare, così viva ed autentica da sembrare un film, di quelli indimenticabili in bianco e nero degli anni Cinquanta.

Maria Grazia Ferraris


NINO
del “MADDALENA”

Infuso di sali marini, artiglio in vedetta
siede, scruta, richiama, conversa, fischia,
la brezza del sole carezza...
mille passi di sabbia, cent'occhi d'azzurro,
remi in spalla sdraiando sedie e lettini,
intrecciano corpi ardenti ombrelli di spume ribelli,
nembo di tuoni squarcia baleni
scintilla di lampi vola lattine, giochi,
bottiglie, pupazzi, scarti di pizze e gelati,
Nino guardiano-gabbiano
ostaggio sul mare di luce
profilo aquilino si staglia al tramonto...
Nino...! Nino...! Trilli di bimbi e fanciulli
sfidano l'acqua danzando un'estate
ebbra di gioia.
           

 Marco dei Ferrari

1 commento:

  1. Maria Grazia Ferraris illustra in modo ineccepibile l'atmosfera che caratterizza questo 'canto'. Lei parla di 'danza', da magnifica critica letteraria e, in effetti, Marco Dei Ferrari imprime all'acquarello estive un ritmo di danza. Basta pensare ai verbi inanellati nella collana dei giorni estivi: "siede, scruta, richiama, conversa, fischia,
    la brezza del sole carezza...". Il lirismo è così intenso da rendere le scene visibili, vivibili.
    Bellissima l'Opera e infaticabile Maria Grazia. Complimenti!
    Maria Rizzi

    RispondiElimina