giovedì 7 settembre 2017

M. GRAZIA FERRARIS NEL DIZIONARIO CRITICO DELLA NUOVA LETTERATURA ITALIANA



Maria Grazia Ferraris,
collaboratrice di Lèucade

La casa editrice Helicon ha pubblicato nell’ agosto 2017 il DIZIONARIO CRITICO della Nuova letteratura italiana. Presenta più di duecento autori- narratori poeti e saggisti-di cui un terzo donne

La caratteristica, certamente straordinaria e forse unica, di questa antologia critica, curata da Marino Biondi, Giancarlo Quiriconi, Silvio Ramat per l’edizione Helicon, è la mescolanza (secondo l'ordine alfabetico) o l'accostamento, se si preferisce, in posizione paritaria, non soltanto e non tanto di poeti con narratori o saggisti, tra i quali resta comunque la differenza del genere letterario, quanto di scrittori appartenenti alla linea, per dir così, ufficiale e nazionale della letteratura e alla sua storia, fino agli anni Settanta-Ottanta, con gli scrittori contemporanei ancora non codificati o addirittura esordienti, ma già conosciuti, una immersione nel presente “una istantanea sulla letteratura di ieri e di oggi… uno zibaldone. Un saggio sulla lettura, il nostro canto libero”.
 I curatori: Marino Biondi professore associato di «Storia della critica e della storiografia letteraria» nella Facoltà di Lettere dell’Università di Firenze, ricercatore presso la Cattedra di Letteratura Italiana nell’Istituto di Lingue e letterature neolatine fino all’anno accademico 1991-1992. I suoi studi sono stati prevalentemente indirizzati all’area ottonovecentesca, fra storia della letteratura e della cultura, con particolare attenzione alla storiografia letteraria(La provincia e la sua ombra. Uomini e luoghi del Novecento letterario, Vallecchi, La tradizione della patria I, II, Letteratura e Risorgimento, Roma, Cronache. Da Dante ai contemporanei, Le Lettere); Giancarlo Quiriconi, già ricercatore presso l’Università degli Studi di Firenze, insegna letteratura italiana moderna e contemporanea presso l’Università degli Studi Gabriele D'Annunzio di Chieti-Pescara. Tra le sue pubblicazioni: I miraggi, le tracce. Per una storia della poesia italiana contemporanea (Jaca Book 1988); Luoghi dell’ immaginario contemporaneo. L’io, l’altro, le cose (Bulzoni 1998); Il discorso discorde. Voci e figure dell’inquietudine novecentesca (Carabba 2004); Silvio Ramat, poeta, fiorentino di nascita  e di formazione, professore emerito dell’università di Padova, dove ha  insegnato letteratura italiana contemporanea dal 1976 al 2014. La sua bibliografia di critico include: L’ermetismo (La Nuova Italia 1969); Storia della poesia italiana del Novecento (Mursia 1976); Protonovecento (Il Saggiatore 1978); L’acacia ferita e altri saggi su Montale (Marsilio 1986); Citando e recitando (Le Càriti 2012); Lungo le bianche strade provinciali (Il Ponte del Sale 2013), Memoria e letteratura (Moretti & Vitali 2011); La dirimpettaia e altri affanni (Mondadori 2013).
Il volume si apre con tre interventi critici dei curatori: La parola del moderno tra cielo dell’essere e inferno dell’esistere di G. Quiriconi, La poesia italiana al principio del xx° secolo di S. Ramat, Letteratura romanzi fiabe critica cronaca politica di M. Biondi.
Alcuni profili (ma molti meriterebbero di essere citati) sono particolarmente interessanti, come quello di Giuseppe Culicchia e l’antologia Paperbang visionata da P.F. Tondelli, (precursore del movimento letterario pulp italiano dei “Cannibali”), il gruppo sperimentale iconoclasta novecentesco formatosi dopo gli anni Sessanta intorno al Gruppo 63, caratterizzati dalla comune volontà di rinnovamento letterario e di provocazione morale, che ha poi visto i protagonisti muoversi su diverse divergenti strade: Niccolò Ammaniti,  Aldo Nove, Enrico Brizzi, Isabella Santacroce, Tiziano Scarpa e i suoi registri narrativi..., cui è dedicato uno spazio significativo e ben documentato nell’ambito della sperimentazione italiana.
Interessante anche l’accostamento di alcune scrittrici come Sveva Casati Modigliani, Susanna Tamaro e la prima produzione di Margaret Mazzantini in cui si ricerca l’aggiornamento del tema sentimentale,<il melodrammatico> e l’evoluzione del genere rosa, che risale a Liala, al  romanzo d’appendice, e che si rivolge ormai consapevolmente e con disinvoltura a un’utenza vasta e mista, non connotata sessualmente.
Altri sono autori noti, famosi nei generi letterari praticati, che ci hanno lasciato da poco: M. Luisa Spaziani, Giovanni Raboni, Antonio Vassalli, Antonio Tabucchi, Elio Pagliarini, Mario Luzi, Giovanni Giudici, Luciano Erba, Carlo Fruttero, Giorgio Faletti, Andrea Zanzotto, Valentino Zeichen…
Alcuni sono collaboratori storici del blog  Alla volta di Leucade: Edda Conti, Carmelo Consoli, Carla Baroni, Anna Magnavacca, Rodolfo Vettorello…..
Sono lieta di far parte anch’io del dizionario con un ricordo delle mie pubblicazioni di critica letteraria , di prosa e di poesia, con un breve, misurato profilo critico che riporto:
 “scrittrice versatile e poliedrica, che sa spaziare dal saggio alla narrativa, alla poesia, attenta studiosa della scrittura femminile, nei saggi sa mostrare gli snodi fondamentali di importanti personaggi storici e situazioni in cui si attualizzano miti e archetipi che danno spessore e significato al presente, nelle liriche sa coniugare l’espressione più intima e introspettiva alla considerazione di un comune destino umano. Sempre attenta alla coerenza filologica, la scrittura di M. Grazia Ferraris si connota per i molteplici ambiti in cui sa trovare espressione. (C.V.)


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