martedì 23 gennaio 2018

DINO CAMPANA: "FIRENZE"

DINO CAMPANA

FIRENZE

Entro dei ponti tuoi multicolori
l’Arno presago quietamente arena
e in riflessi tranquilli frange appena
archi severi tra sfiorir di fiori.
Azzurro l’arco dell’intercolonno
trema rigato tra i palazzi eccelsi:
candide righe nell’azzurro: persi
voli: su bianca gioventù in colonne.

1 commento:



  1. Il poeta di Marradi, vissuto con la croce della follia, vera o supposta, comunque tesa a renderlo un escluso, come Pasolini, come Primo Levi, ebbe un rapporto difficile con Firenze, che lo vide ricoverato in vari manicomi. Nella lirica il Poeta non fa alcun riferimento alla sua disperata situazione. Le dedica una delle sue numerose folgorazioni artistiche, guardando la bellissima città toscana, culla di Cultura e di armonia, attraverso i giorni di caffè, risse, donne, poeti e letterati. Non a caso fu proprio a Firenze che visse la sua tormentata storia d'amore con la poetessa Sibilla Aleramo. Una vicenda di passione violenta e , a tratti, negata. Nella lirica in questione Dino Campana si sofferma sulle bellezze artistiche della città, che lo vide vagabondare a lungo. E i suoi endecasillabi sono gemme di straordinaria, purissima bellezza. Pochi versi immaginifici,luminosi, ricchi di aggettivi scelti ad arte per valorizzare ogni arco, ogni colonna. Sarà stato pazzo questo Artista?
    Maria Rizzi









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